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Quattro chiacchiere con Emanuela D’Alba

È un percorso di vita impegnativo quello intrapreso dalla sedicenne Emanuela D’alba, che si divide quotidianamente tra la scuola online ed il doppio allenamento al Tennis Club Faenza.

 

Nata a Bologna, vive a Castel San Pietro Terme, dove ha iniziato a giocare a tennis quando aveva dieci anni: «Tre anni fa, quando il mio primo maestro Andrea Zini è andato in un altro circolo, ho deciso di cambiare e mi è stato consigliato il Tennis Club Faenza – racconta.

Ho svolto uno stage con Raffaella Reggi e l’ambiente mi è piaciuto parecchio. Oggi vengo a Faenza tutte le mattine in treno e resto al circolo tutta la giornata fino a sera, quando mio padre mi viene a prendere in auto».

Classe 2006, Emanuela è attualmente classificata 2.8. Si è messa in luce nell’estate 2020, quando ancora da 3.4 vinse il torneo Australian a Riccione. Si è poi aggiudicata alcuni tornei di terza categoria, che ne hanno confermato le buone potenzialità. Nella scorsa estate ha fatto parte anche della prima squadra femminile del Tennis Club Faenza, composta da Veronica Valgimigli, Chiara Arcangeli ed Alessia Ercolino, che ha conquistato la promozione in serie B dopo un emozionante spareggio contro il Play Pisana Roma. «È un bel ricordo – dice – È stato bello vedere lo spirito di squadra di Veronica, Chiara ed Alessia, che si conoscono da quando sono piccole.

Vederle giocare mi è servito, ho capito diverse cose».

Oggi le sue giornate sono davvero piene: «Frequento online la terza superiore del Liceo delle scienze umane. Studio online per potermi allenare anche la mattina, quando faccio un’ora e mezza di preparazione atletica seguita dal trainer Nicola Bosi. Nel pomeriggio dapprima lavoro individualmente dal punto di vista tecnico, tattico e mentale con uno dei miei maestri, Enrico Casadei, Marco Poggi ed Edoardo Pompei, poi mi inserisco nell’allenamento di gruppo, che mi aiuta molto a mettere in pratica le cose provate prima».

Sui suoi punti di forza e le cose da migliorare, Emanuela ha le idee piuttosto chiare: «I miei punti di forza credo siano la determinazione, la voglia di allenarmi sia nella parte atletica che in quella tennistica. Dal punto di vista tecnico preferisco costruire ed attaccare, quando ne ho l’occasione. Il dritto lungo linea è il mio colpo preferito, però mi piace anche variare, smorzare, fare il back. Devo invece migliorare nel servizio. Dal punto di vista mentale devo imparare a superare l’errore, a non pensarci ed andare avanti».

Nel futuro imminente, D’Alba ha in programma di fare esperienza anche fuori dai confini nazionali: «Mi sto concentrando sui tornei all’estero. Sono riuscita ad ottenere i primi punti che mi permettono di entrare quasi sempre nelle qualificazioni, a volte nel tabellone principale. Nel prossimo gennaio andrò a fare un torneo in Austria o in Serbia. Quest’anno sono stata in Irlanda e a Malta. Sono state esperienze molto interessanti: messa a confronto con le ragazze di altri Paesi, mi rendo conto di quanto ancora debba migliorare».

Di lei, il maestro Edoardo Pompei dice: «D’Alba ha un gioco prevalentemente aggressivo, cerca di comandarlo con un buon dritto. Sta migliorando il servizio, soprattutto per giocare la prima un po’ più forte. Il suo punto debole è la parte mentale: spesso si fa bloccare dall’ansia o dalla pressione che lei stessa si mette. Deve lavorare per riuscire a portare in partita quello che è il suo gioco aggressivo e vincente da fondo campo».

10/01/2023 | Senza categoria | Commenti disabilitati su Quattro chiacchiere con Emanuela D’Alba