Emma Lanzoni, una delle nostre giovani promesse
Emma Lanzoni, 11 anni compiuti nel maggio scorso, è una delle giovani promesse del Tennis Club Faenza.
Nata e residente ad Imola, da un anno si allena stabilmente sui campi di via Medaglie d’Oro, preparata dai maestri Enrico Casadei, Marco Poggi ed Edoardo Pompei.
«Ho iniziato a giocare quando avevo cinque anni – racconta – Mio babbo, che ha sempre giocato a livello amatoriale, mi ha portato al circolo di Imola per farmi provare. Mi è piaciuto e alla fine ho scelto il tennis, abbandonando pallavolo e danza, gli altri due sport che ho praticato da piccola».
Attualmente classificata 3.4, Emma negli ultimi due anni ha vinto alcuni tornei regionali nelle sue categorie, qualificandosi quest’anno ai campionati italiani under 11, dove è arrivata fino agli ottavi di finale. «Credo che il punto forte del mio tennis sia il dritto, mentre nel rovescio faccio ancora un po’ di fatica. E preferisco il gioco da fondo campo: a rete, in partita, ci vado il meno possibile».
Emma sta frequentando la prima media ad Imola. Il tempo lungo la tiene impegnata sui banchi scolastici fino alle 14 per cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, poi sua madre o la maestra Paola Tampieri (anche lei imolese) la vanno a prendere all’uscita da scuola e la portano a Faenza per gli allenamenti quotidiani. «I miei obiettivi – dice la giovanissima – sono semplicemente quelli di fare esperienza, migliorare la mia classifica e vincere qualche torneo».
«Emma è una ragazzina con ottime qualità tennistiche – dice di lei il maestro Pompei – Colpisce bene la palla, ha un gioco aggressivo ed in partita cerca di imporre il suo gioco, anche se ogni tanto esagera e fa scelte poco logiche. Il punto prova a conquistarlo con qualche variazione: nel suo gioco prettamente da fondo campo, mette in mezzo qualche discesa a rete, qualche palla corta, e di rovescio ogni tanto gioca il back. Sul piano fisico è abbastanza alta rispetto alle altre ragazzine della sua età, ma è ancora poco rapida. Però, ad undici anni, ci sta. L’aspetto più importante da migliorare è quello mentale, perché in partita non riesce a gestire bene gli errori, le emozioni e la tensione quando le cose non vanno bene. Ed è quello che un po’ la sta penalizzando nelle partite più importanti».
